IL MATISSE INDIANO. JAMINI ROY IN ANTEPRIMA EUROPEA AL MUSEO DELLE CULTURE DI LUGANO. CAPITALE CULTURA INTERNATIONAL CURA IL MARKETING E LA COMUNICAZIONE DEL PROGETTO

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8 Giugno 2015

In anteprima europea, il 12 giugno 2015 si inaugura al MCL – Museo delle Culture di Lugano – l’esposizione “Jamini Roy. Dalla tradizione alla modernità. La Collezione Kumar.” con la quale il museo prosegue e rafforza la propria vocazione di centro di produzione e valorizzazione di collezioni private di importanza internazionale. In programma fino al 23 agosto prossimo la mostra è dedicata all’artista bengalese Jamini Roy, insignito dello State Award of Padma Bhushan dal governo dell’India nel 1955 e considerato dalla critica internazionale il Matisse indiano per i suoi lavori ispirati sia all’arte tradizionale Kalighat che alle avanguardie artistiche contemporanee occidentali.The exhibition “Jamini Roy. From Tradition to Modernity. The Kumar Colletion” is opening as an European première on June 13, 2015 at the Museo delle Culture di Lugano. With this exhibition the museum continues and strenghthens its vocation as a center of production and gathering point of private collections of international relevance. The exhibition, which will run until August 23, is dedicated to the Bengali’s painter Jamini Roy, winner of the State Award of Padma Bhushan by the Government of India in 1955 and considered by international critics the Indian Matisse, for his works inspired both by traditional Kalighat art and contemporary Western avant-garde art.

Fonte di provenienza delle opere è la collezione Kumar che abbraccia l’intera produzione dell’artista, dai primi schizzi giovanili degli anni Venti alle ultime tele alla fine degli anni Sessanta. Considerata la più vasta fuori dall’India, per la prima volta oggetto di un catalogo critico, appartiene all’imprenditore, docente di marketing e collezionista indiano Nirmalya Kumar, che da oltre dieci anni, studia la figura di Jamini Roy, ne acquista i lavori e li mostra al pubblico con l’intento di salvaguardare i caratteri propri di una cultura millenaria e favorire la diffusione dell’arte indiana contemporanea.

L’esposizione, inserita all’interno del progetto «OrientArt» che ha per obiettivo presentare il rapporto fra l’arte contemporanea dell’Asia e il contesto ideologico e culturale in cui essa si muove, è stata ideata, progettata e realizzata dal Museo delle Culture e curata da Caterina Corni in collaborazione con Alessia Borellini. Il catalogo è pubblicato da Silvana Editoriale e curata da Alessia Borellini, Francesco Paolo Campione e Caterina Corni.

Di grande rilievo è la collaborazione tra il Museo delle Culture di Lugano e Capitale Cultura International Sagl (CCI), controllata svizzera del Gruppo Capitale Cultura. Si tratta di un progetto di comunicazione e di un modus operandi nato dalla cooperazione tra le due realtà. Tale piano comprende tre aree distinte di lavoro: comunicazione, marketing e sviluppo.  Il Gruppo di lavoro per la comunicazione è coordinato dal Direttore del MCL con la collaborazione dal management di CCI. Periodicamente si definiscono strategie e rapporti con i partner economici di maggior rilievo. Obiettivo primario è quello di “permeare” il territorio con una campagna di valorizzazione e coinvolgimento, che renda chiaro agli abitanti della Svizzera italiana che Lugano possiede un museo di prim’ordine, capace non soltanto di un’offerta moderna, ma anche di sviluppare attività culturali e imprenditoriali di livello e respiro internazionale, in casa e fuori, generando valore economico e sociale per il territorio. Dopo un lavoro intenso dedicato allo sviluppo dell’audience e delle collaborazioni con imprese private, nel 2015 la collaborazione si è concentrata anche sul rafforzamento della vocazione del MCL come valorizzatore di collezioni private. La collaborazione con Nirmalya Kumar s’inserisce in quest’orizzonte strategico, particolarmente importante in vista del trasferimento del Museo da Villa Heleneum, a Castagnola, a Villa Malpensata, nel cuore di Lugano, già sede del Museo di Arte Contemporanea.

All’interno della mostra è possibile ammirare 70 capolavori (olio su tela, tempera su carta, guazzi su carta e su lino) realizzati dall’artista nel corso della sua carriera affiancati da circa 30 sculture in legno del XVII-XIX raffiguranti alcuni protagonisti della mitologia hindu e da dipinti e disegni tradizionali dell’arte kalighat. Ad arricchire il percorso espositivo una serie di riproduzioni fotografiche dell’archivio di John Irwin (1917-1997), curatore della sezione di arte indiana del Victoria and Albert Museum di Londra e amico personale dell’artista, e una selezione di fotografie dell’ “India minore” tratta dal celebre reportage del 1939 realizzato da Walter Bosshard (1892-1975) il fotografo a cui si deve la costruzione dell’immagine e l’invenzione dell’icona del Mahatma Gandhi.

“Jamini Roy. Dalla Tradizione alla Modernità. La Collezione Kumar”

 13 giugno – 23 agosto 2015
Museo delle Culture
Heleneum, Via Cortivo 24/28
6976 Lugano-Castagnola, Svizzera.

Catalogo Silvana Editoriale.

 

 

In rete

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