Sabato sarà un giorno di nuovi inizi per la Fondazione Ugo Da Como, che, anche grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como e il Comune di Lonato del Garda, riaprirà le proprie attività al pubblico dopo il periodo di chiusura dovuto all’epidemia di Covid-19.
A partire da sabato sarà possibile per il pubblico visitare la Rocca visconteo veneta e scoprire i suoi angoli più belli grazie ad un percorso interamente all’aperto che corre lungo i bastoni merlati per arrivare al bellissimo parco circostante. La Rocca di Lonato è una delle più estese della Lombardia e la sua posizione strategica, posta a controllo dell’intero bacino del lago di Garda, permette di ammirare un panorama mozzafiato, soprattutto in questa stagione in cui la natura è rigogliosa e verdeggiante.
Nella volontà di assicurare la maggior sicurezza possibile al proprio pubblico, in questa prima fase, la Fondazione Ugo Da Como ha deciso di aprire al pubblico non solo gli spazi all’aperto oltre il ponte levatoio della storica fortezza, ma anche i “giardini segreti” dell’antica Casa del Podestà veneto, nei cui ambienti ha sede la casa museo del Senatore bresciano e quella che è considerata una delle biblioteche private più importanti dell’Italia Settentrionale. Inoltre, sarà possibile passeggiare anche nel Parco che circonda la Rocca: uno spazio verde molto rigoglioso già di proprietà di Ugo Da Como e concesso in uso all’intera cittadinanza grazie ad una convenzione con l’Amministrazione di Lonato del Garda.
La Fondazione, inoltre, ha deciso di rendere disponibile, unicamente su prenotazione, un percorso speciale: con una guida si potrà percorrere tutto il perimetro delle mura venete, superare il tratto delle mura d’età scaligera e accedere, per mezzo di una porticina normalmente serrata, ai “giardini segreti” di Ugo Da Como. Questo itinerario non è mai stato proposto e permette una passeggiata di un chilometro nel verde, tra il parco della rocca, l’area boschiva e le terrazze che compongono i giardini della Casa del Podestà.
Sempre in occasione di queste giornate di apertura straordinaria, sarà possibile ascoltare i racconti, la storia e gli aneddoti riguardanti l’edificio e il suo restauro ad opera dell’architetto Antonio Tagliaferri per incarico di Ugo Da Como, tra il 1907 e il 1909.
La scelta di aprire al pubblico unicamente gli spazi all’aperto punta ad offrire da una parte la massima sicurezza per i visitatori e, dall’altra, quello di offrire ulteriore valore al proprio pubblico, creando di fatto percorso en plein air inedito e molto coinvolgente.
Un segnale estremamente positivo questo, che la Fondazione, che non si è mai fermata durante la chiusura, vuole dare al suo pubblico: oltre all’ideazione di questo meraviglioso percorso tra storia e natura, infatti, la Fondazione è al lavoro su tanti fronti: il rilancio del Club della Rocca, che ha consentito il restauro ed il mantenimento del patrimonio del Senatore, i cantieri aperti grazie ai bandi vinti nel corso dell’anno precedente, che porteranno numerose novità in termini di fruizione: il nuovo museo ornitologico, la sala immersiva e i percorsi in realtà aumentata. Dopo l’isolamento di questi mesi e le oggettive difficoltà che ci siamo trovati a fronteggiare, la Fondazione ha intenzione di attivare nuovi progetti e cantieri, anche grazie al sostegno di Capitale Cultura, con l’obiettivo di rendere sempre più accessibili e fruibili i beni gestiti e aggiungere valore alla visita.