L’amore per la cultura, in ogni sua forma, che ha sempre caratterizzato l’esistenza del senatore bresciano Ugo da Como, è stato l’elemento portante della serata di ieri che ha unito, all’interno del meraviglioso padiglione polifunzionale della Rocca i membri del Club e i rappresentanti delle eccellenze imprenditoriali della zona.
Nell’ambito del progetto di rilancio della Fondazione Ugo da Como, nella magnifica cornice della Rocca visconteo veneta, è stata dedicata, ai rappresentati delle aziende che hanno deciso di sostenere la Fondazione ed i suoi progetti, una piacevole serata all’insegna della cultura e della valorizzazione culturale, con la partecipazione del brillante Quartetto Echos, che ha deliziato gli ospiti con le arie di Mozart e Dvoràk.
Sono intervenuti Ubi Banca, Ambassador del Club della Rocca e capofila delle numerose aziende locali che quotidianamente sostengono la Fondazione, che hanno sottolineato l’importanza del sostegno alle attività culturali, non solo in virtù della visibilità che esso comporta, ma anche -e soprattutto – per il riconoscimento ed il prestigio sociale che ne derivano e per la possibilità di essere parte integrante del processo creativo e della realizzazione dei progetti di una realtà culturale solida e valida come la Fondazione Ugo da Como.
Oltre ad Ubi Banca, altre aziende hanno deciso di aderire all’esclusivo Club della Rocca: GreenUp, Carrozzeria Pezzaioli, Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Fondazione UNA Uomo Natura Ambiente, Grond Plast, Vivaio dei Molini e Vip’s Motel. Il Club si configura come una formula di sostegno alla cultura innovativa ed esclusiva, senza precedenti sul territorio che, da subito, ha registrato un grande successo. Grazie al Club, i membri potranno godere della ricchezza e della bellezza degli spazi amministrati dalla Fondazione come se fossero una seconda casa, un luogo dove potersi incontrare e progettare eventi ed attività di valore.
Le splendide armonie del quartetto di origine torinese hanno poi sancito il valore di una serata che, anche grazie all’ausilio di Capitale Cultura, ha permesso alla Fondazione di realizzare importanti progetti, a partire dall’imponente restauro di parte della Casa del Capitano, fiore all’occhiello degli spazi valorizzati dalla Fondazione.