Il progetto, nato in seno al programma PO FESR 2014/2020 – Azione 1.1.5. – “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazioni su larga scala” vuole rivoluzionare l’esperienza di visita all’interno di spazi museali, attraverso tecnologie hardware e software di frontiera. In campo visori di ultima generazione, interattività tra dimensione reale e digitale, intelligenza artificiale ed esperienza 3D.
È stato avviato ufficialmente il 15 gennaio, non si è fermato neppure durante l’emergenza Covid 19 e si avvia adesso verso lo sviluppo di un primo prototipo. È il progetto VALUE, una sfida di frontiera che unisce centri di eccellenza sulla ricerca per le tecnologie innovative e aziende con forti competenze nello sviluppo digitale e valorizzazione dei beni culturali.
Alla base di VALUE una sfida pionieristica, che nasce dalla volontà di andare oltre la realtà aumentata e la realtà virtuale, tecnologie oggi solide e mature, unendole in un’esperienza in cui oggetti virtuali sono sovrapposti alla realtà circostante e vengono “ancorati” ad essa, in modo che l’utente possa interagirvi, creando un’esperienza più dinamica che mai. Grazie, infatti, alla REALTÀ MISTA (detta anche Mixed Reality), è possibile interagire con oggetti tridimensionali, mostrati su speciali visori di ultima generazione, permettendo però all’utente di non perdere mai il contatto con l’ambiente reale che lo circonda.
Si tratta quindi di una preziosa opportunità per far parlare a viva voce luoghi e beni culturali che non sono sempre pienamente comprensibili da tutti, permettere loro di raccontare la propria storia.
Il progetto si propone di realizzare un sistema innovativo, in grado di processare in tempo reale le informazioni ottenute attraverso la videocamera dei visori indossabili, analizzando con una precisione finora mai ottenuta i particolari di oggetti e architetture, aggiungendo contenuti 3D e personaggi, tracciando e registrando in maniera estremamente precisa il comportamento dei visitatori di musei e siti storici.
Sul fronte delle tecnologie hardware, VALUE si avvale dei dispositivi più innovativi sul mercato, tra i quali i Microsoft Hololens II e diverse tipologie di occhiali per la realtà aumentata, in grado anche d’interagire con smartphone e tablet. Un mix di soluzioni differenti e complementari, per dare vita e mettere a confronto diverse esperienze immersive di visita all’interno dei siti culturali siciliani.
Il sistema VALUE utilizza inoltre uno specifico algoritmo, per tracciare i comportamenti di visita degli utenti, aiutandoli così nel loro percorso, indicando loro le diverse tappe da seguire e, quindi, permettendo loro di esplorare il sito nella migliore delle condizioni e sulla base delle loro preferenze. Inoltre, queste stesse informazioni, aiuteranno l’ente a migliorare di volta in volta l’esperienza di visita, proprio grazie all’analisi delle reazioni e dei comportamenti degli utenti.
L’algoritmo non solo memorizza quali punti hanno suscitato più interesse di altri, ma è anche in grado di profilare i visitatori segnalando le loro preferenze, con la possibilità di offrire, ad esempio, proposte di acquisto di souvenir relativi agli oggetti preferiti durante la visita, così come una collezione di immagini degli oggetti maggiormente apprezzati.
Inoltre, altre sperimentazioni, che faranno uso di tecnologie differenti di realtà aumentata, sono in via di definizione in importanti siti culturali, siciliani e non.
Il progetto ha l’obiettivo di creare valore sia per i turisti, sia per gli enti culturali, vede l’impegno e la sinergia tra diverse realtà che, unendo gli specifici know-how, hanno affrontato la scommessa VALUE.
La società catanese Xenia Gestione Documentale, capofila del gruppo di partner, è specializzata nell’erogazione di servizi avanzati personalizzati nell’area della Gestione Documentale ed ha sviluppato soluzioni innovative tramite progetti di ricerca nell’ambito dei beni culturali. Nel progetto VALUE ha collaborato nella realizzazione dell’analisi e selezione delle tecnologie ICT necessarie per lo sviluppo e si occuperà dell’integrazione del sistema.
Capitale Cultura Group – realtà internazionale con sede anche a Catania, che dal 2013 affianca enti e imprese culturali e turistici – mette a disposizione le proprie competenze nel settore della Realtà Aumentata, cura l’analisi di mercato e coordina gli aspetti relativi alla creazione dei contenuti, al marketing e alla comunicazione di progetto. Con Capitale Cultura anche Art Glass, azienda del gruppo specializzata in realtà aumentata per i siti culturali che con il suo team esperto collabora all’ideazione e alla creazione dello storytelling.
Il CUTGANA, centro di ricerca multidisciplinare dell’Università degli Studi di Catania, da sempre promuove, coordina e realizza, anche in collaborazione con i dipartimenti dell’ateneo e con altre istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali ed enti pubblici e privati, ricerche e studi in materia di tutela, gestione e valorizzazione delle risorse ambientali e degli ecosistemi naturali e agrari. Nell’ambito del progetto ha un ruolo scientifico chiave per lo studio, la caratterizzazione e la selezione delle tecnologie hardware e algoritmiche più adeguate allo stato dell’arte, al fine di definire la base di partenza per il design e lo sviluppo delle componenti tecnologiche. Si occupa, inoltre, di stabilire le modalità di acquisizione ed etichettatura dei dati e di definire le modalità di valutazione delle performance degli algoritmi.
L’ICAR, Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni è un Istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che da sempre ha come mission lo sviluppo ricerca, trasferimento tecnologico e alta formazione nell’area dei sistemi intelligenti a funzionalità complessa e dei sistemi ad alte prestazioni, collabora, nell’ambito del progetto, oltre che all’acquisizione di dati e alla loro etichettatura, alla realizzazione dell’analisi e selezione delle tecnologie ICT, in particolare quelle riguardanti l’interazione verbale e la loro integrazione con gli altri strumenti e piattaforme.
IMC Service, infine, azienda che dal 1985 si occupa di servizi di ispezione, manutenzione e consulenza, soluzioni hi-tech integrate per la manutenzione industriale ed il monitoraggio ambientale, in ambito progettuale si occupa dell’individuazione degli apparati hardware che costituiranno il sistema indossabile, in seguito ad una attenta analisi delle tecnologie presenti sul mercato, individuando le integrazioni necessarie e definendo i livelli di misurazione delle prestazioni.